Nel 2002, Go Nagai decise di tornare brevemente al genere robotico. Tuttavia, volle anche creare qualcosa di originale e diverso, come aveva fatto un decennio prima con Juushin Ryger. Il risultato è questa Salachia, robot a forma di sirena che prende il nome dalla omonima dea dei mare della mitologia romana. Salachia, o Salacia, è infatti la moglie di Nettuno (per un breve riassunto della leggenda mitologica :
www.pantheon.org/articles/s/salacia.html oppure
http://en.wikipedia.org/wiki/Salacia_%28mythology%29 )
Veniamo ora alla storia: siamo nel 2071. In seguito alla scomparsa dell'ozono dall'atmosfera terrestre, i ghiacci dei poli si sono sciolti, aumentando così il livello del mare e sommergendo la civiltà conosciuta
Senza la protezione della fascia di Ozono, la superficie terrestre è diventata inabitabile per gli esseri umani che sono stati costretti a ripiegare nelle profondità dell'oceano per poter sopravvivere. In seguito a questo evento, l'umanità si è divisa in due sottospecie: la razza umana vera e propria, la cui vita si svolge in immense città-cupola sotto la superficie del mare
e i Dugon, che hanno scelto, per sopravvivere, la via dell'alterazione genetica, fondendo il loro dna con quello delle creature marine.
A causa dell'ambiente ostile, tuttavia, l'evoluzione ha fatto si che in poco tempo i dugon assumessero proporzioni gigantesche, e cominciassero a sviluppare gli istinti più bassi, tanto da considerare gli esseri umani come fonte di cibo
L'umanità, però non si arrende cosi facilmente, tanto da organizzarsi per potersi difendere dai Dugon
La guerra che ne scaturisce vede gli umani in notevole difficoltà, tanto da indurre il reparto della ricerca scientifica della città di Ra Melle a costruire una nuova arma: un sommergibile ad alta manovrabilità e pesantemente armato, che si muova agilmente sott'acqua. Il robot sottomarino Salakia.
L'unico problema di questa nuova arma sono le dimensioni ridotte della cabina di pilotaggio. Gli unici che possono pilotare il robot sono dei ragazzini di 12 – 13 anni. La situazione è talmente disperata, comunque, che nemmeno i giovanissimi sono esenti dal combattimento, tanto è vero che vengono addestrati al combattimento subacqueo fin dalla più tenera età. Per pilotare Salakia vengono scelti Mizushiro Ushio e Yuuki Marin, gli allievi più promettenti dell'accademia militare
Iniziano cosi le avventure di Salachia
e la sua lotta contro i Dugon.
Nella foto sopra, vediamo uno dei suoi colpi piu letali: vorticando nell'acqua, Salachia spara in tutte le direzioni, riuscendo a sterminare gli eserciti Dugon.
Per contrastare questo nuovo inaspettato nemico, la regina Octopasis
invia sul campo il comandante Zaar
il quale si serve dei nuovissimi Dugon armati per attaccare le città degli umani
Ma anche gli esseri umani non sono da meno. Riescono a costruire, infatti, altri quattro robot sirena
i cui nomi derivano dalle divinità femminili acquatiche di altre civiltà antiche.
I nuovi robot danno subito prova del loro coraggio e abilità in combattimento:
Riuscirà l'umanità a sopravvivere a questa nuova incredibile catastrofe? Purtroppo non è dato saperlo. Il finale della storia rimane aperto, con l'esercito di Salakia che si ritrova ad affrontare una enorme nave ammiraglia dei Dugon. L'ultima vignetta ritrae i nostri che capiscono che non c'è altro da fare che combattere. Un finale, insomma, molto simile a quello della Graphic Novel 'Mazinger' realizzata per il mercato americano (con cui questo fumetto ha molto in comune).
Tuttavia direi che comunque il fumetto è 'completo' nel senso che si capisce che i nostri non si arrenderanno fino alla vittoria finale.
Complessivamente posso dire che non c'è nulla di nuovo ma resta comunque un fumetto assai godibile e divertente da leggere, e che sarebbe stato sicuramente un ottimo anime.
(Spaccato tecnico di Salachia a cura di Seiji Tanaka [Dynamic Pro])
Edited by SaotomeMondo - 4/4/2010, 16:22