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| Grendizer, Getter Robot G, Great Majinga Kessan Daikaiju© 1976 Go Nagai/Dynamic Planning Inc./Toei AnimationProduttore esecutivo: Chiaki Imada Assistente di produzione: Saburo Yokoi Progetto: Ken Ariga, Katsuyai Oda Sceneggiatura: Susumu Takaku Regia: Masayuki Akehi Assistente alla regia: Kazumi Fukushima Direttore delle animazioni: Tatsuji Kino Direttore artistico: Mataharu Urata Musiche: Shunsuke Kikuchi, Chumei Watanabe Fotografia: Hiroshi Meguro Montaggio: Ryoichi Shimane Il battello per le rilevazioni oceaniche del Dott. Saotome viene sorpreso da un maremoto. La squadra Getter interviene in soccorso e scopre che l'onda anomala è stata provocata da una gigantesca creatura mostruosa che minaccia l'intero Giappone. Da maggiori approfondimenti si evince che, a causa dei svariati disastri petroliferi che hanno riversato in mare ingenti quantità di greggio, quello che sarebbe potuto essere solo un animale preistorico sopravvissuto, alla fine è diventato un mostro dalla ferocità inaudita: il Dragosauro. Riunitisi presso il Dipartimento della Difesa giapponese, il Prof. Saotome, il Dott. Procton e il Prof. Yumi, decidono di fare intervenire congiuntamente Getter Robot, Goldrake e Grande Mazinga per dare la caccia al mostro marino. Della partita è anche Boss con il suo Borot, ma si fà inghiottire dal Dragosauro, complicando ulteriormente la vita ai nostri eroi. Tocca a Tetsuya recuperarlo con il Grande Mazinga, mediante un blitz all'interno del mostro. Liberati Boss, Nuke e Mucha, resta da distruggere il Dragosauro: impresa tutt'altro che facile, dato che il mostro sembra invulnerabile. Dopo vani tentativi con le pur micidiali armi a disposizione dei Superobot, è Tetsuya stesso a suggerire lo stratagemma: dato che il ventre del Dragosauro è colmo di petrolio, bisogna fare in modo di farlo esplodere, usando come detonatori dei serbatoi di gas da fare ingoiare al mostro. L'operazione richiede grande abilità e sincronia di tempi, ma i nostri piloti si dimostrano all'altezza della loro fama di supereroi. La Terra è salva, ma è bene riflettere sugli effetti devastanti che l'inquinamento può provocare. Si ringrazia Alcor
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