Tempo fa, mentre traducevo l'articolo sulla visita di Go Nagai in Egitto, ricordo che ci fu una frase che mi colpì particolarmente:
CITAZIONE
Grendizer è stato ben più ambizioso di Mazinger. Presentava una storia epica simile a quella di Star wars, piena di sottotrame basate su antichi miti.
Sottotrame basate su antichi miti? Ma dove? Pensai. Quel giornalista doveva aver capito fischi per fiaschi.
Ci pensai qualche giorno, e finalmente mi si accese la proverbiale lampadina in testa: Goldrake era ispirato, seppur in modo molto marginale, al ciclo wagneriano del nibelungo.
Mi ricordai anche che non era la prima volta che pensavo una cosa del genere: la prima volta, successe verso la metà degli anni 90, quando lessi per la prima volta il manga di Goldrake di Go Nagai. Ma in che modo, Goldrake è connesso al ciclo nibelungico? Vediamolo:
Sicuramente nel nome del protagonista. Duke Fleed, in giapponese, si scrive così: デューク・フリード Ebbene se non ci possono essere molti dubbi circa la provenienza della prima parte del suo nome, Duke, le cose si fanno invece interessanti nella seconda parte: フリード , infatti, si può leggere, oltre che fleed, come la traslitterazione della parola tedesca 'fried' (tranquillo, calmo). Detto questo, vine subito in mente il personaggio di Sigfrido (Siegfried) nell'omonima opera di Wagner. Volendo proprio tirarla per i capelli, l'analogia c'è: Sigfrido riesce a riparare da solo (e quindi a impadronirsi) la spada Notung, appartenuta al padre Siegmund, e costruita da Odino. Un oggetto, quindi, dotato di misteriosi poteri. Allo stesso modo, Duke Fleed riesce a rubare Goldrake, un potente robot, costruito su ordine di Re Vega, e lo usa per difendere l'umanità. Ma non è ancora finita qui. Siegfried usa la sua spada per sconfiggere il drago Fafnir, che agisce su ordine di Odino, allo stesso modo in cui Duke Fleed usa Goldrake per difendere la Terra dagli eserciti veghiani comandati da Blacky.
Tornando al nome: Siegfried, Duke Fried....si tratta di un caso? Niente affatto.
Nella puntata 71 della serie Tv, fa la sua comparsa Mors (tradotto in italiano in Marcus) amico di infanzia di Duke Fleed e condizionato da Vega alla più totale obbedienza.
Questa trama è stata ripresa direttamente dal manga di Nagai, come sa chi ha letto i due volumi pubblicati a suo tempo da Dynamic Italia.
Tuttavia, nel manga di Nagai, il personaggio di Mors aveva un nome diverso: Brun Hild ブリュン・ヒルド
Ebbene, Brun Hild, altro non è che la trasposizione giapponese di Brunhilde, ovvero Brunilde, la Valchiria ribellatasi ad Odino per aiutare Siegmund, e condannata a un sonno forzato sulla cima di una montagna finché un eroe non ne avesse sconfitto il guardiano, il drago Fafnir. Come narra la leggenda, Fafnir altro non è che un gigante, capace di trasformarsi in Drago grazie all'elmo che indossa. Fafnir sarà sconfitto da Sigfrido, che potrà così liberare la bella Brunilde.
Questo discorso mi ha fatto venire in mente un'altra cosa: Fleed è, a tutti gli effetti, un pianeta pacifico, assolutamente contrario alla guerra. Quale nome più appropriato, dunque, della parola che in tedesco ha proprio questo significato, 'fried' appunto?
Ma non è ancora finita: osserviamo attentamente l'aspetto di Goldrake, la sua testa in particolare. Ebbene, non vi ricorda forse l'aspetto di un antico guerriero vichingo, piuttosto che quello di un samurai o di un ninja, come nel caso di Mazinga? La cosa è resa ancora più palese dall'arma, direi più famosa di Goldrake, l'Alabarda Spaziale. Come abbiamo visto in un altro thread, la traslitterazione esatta dal giapponese è 'Double Haken' , dove 'haken' è una parola tedesca che significa gancio, oppure uncino e quindi, per estensione, falce. Quindi, oltre ad avere un aspetto decisamente da vichingo, un'arma direi molto importante di Goldrake ha un nome tedesco. Inoltre, Goldrake ha anche un'altra arma potentissima: il Tuono Spaziale.
Se il Grande Mazinga, che pure usa un'arma a fulmini, può essere identificato con il dio Zeus della mitologia greca, Goldrake può benissimo essere identificato come il dio del tuono nordico, Thor. E la sua provenienza aliena può certamente essere assimilata all'appartenenza di Thor ad Asgard, che, ricordiamolo, si trova in cielo, contrariamente a quanto accade nella mitologia greca che pone la dimora degli dei sulla cima di una montagna.
Ebbene, dopo tutto queste riflessioni, devo concludere che quello che ha detto il giornalista egiziano corrisponde a verità.